Il Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro, per svolgere la propria funzione, deve essere in possesso di una formazione specifica, così come stabilito nel Decreto Ministeriale n. 58 del 17 gennaio 1997. Nel decreto, infatti, è stabilito come egli debba aver conseguito (ai sensi dell’articolo 6, comma 3, del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e s.m.i.) il diploma universitario di Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro, per essere abilitato all’esercizio della professione.
La figura professionale del Tecnico della Prevenzione si inserisce nell’area della prevenzione, riguardante la classe di lauree in professioni della prevenzione e la classe di lauree specialistiche (o magistrali) nelle scienze delle professioni sanitarie della prevenzione.
Il Decreto Ministeriale n. 270/2004, ha apportato modifiche al Decreto Ministeriale n. 509/99, prevedendo la revisione degli Ordinamenti Didattici di tutte le classi di laurea fino all’emanazione di due Decreti Attuativi: il Decreto Interministeriale 19 febbraio 2009 “Determinazione delle classi delle lauree delle Professioni Sanitarie” e il Decreto Ministeriale 8 gennaio 2009 “Determinazione delle classi delle lauree magistrali delle Professioni Sanitarie”.
Tali disposti prevedono:
- Il Corso di Laurea in Tecniche nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro (della durata di 3 anni – 180 CFU), volto a ottenere un’adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali, l’acquisizione di specifiche conoscenze professionali e l’abilitazione all’esercizio professionale;
- Il Corso di Laurea Magistrale (o Specialistica, della durata di 3 anni – 120 CFU) in Scienze delle Professioni Sanitarie della Prevenzione, finalizzato a fornire una formazione di livello avanzato per l’esercizio di attivitĂ di elevata qualificazione in ambiti specifici.
Sono previsti, inoltre, Master di 1° e 2° livello, Dottorati di ricerca e Corsi di Perfezionamento attivabili nelle varie Università .
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